Nude sì ma sotto la doccia
È un racconto svolto come un auto-intervista sugli anni del boom economico visti sotto due luci: quella della censura di Stato e della Chiesa, dura, caparbia su cinema, fumetti, teatro, canzonette e quella mai applicata sui grandi scandali, ovvero l'aeroporto di Fiumicino i tentativi di golpe, il piano Solo ideato dal generale De Lorenzo o quello di Valerio Borghese. Il titolo ricorda il permesso dei censori di filmare una donna nuda, purché di spalle e sotto la doccia.
2020 di Giulio Maria Berruti
ed. Il Foglio. Pagine: 310